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Reportage

Un grande successo di critica e un sempre crescente interesse per l’animazione e le produzioni digitali hanno guidato l’attenzione di stampa e media verso la quinta edizione del Future Film Festival: più di 150 articoli e servizi pubblicati dalle maggiori testate italiane e canali televisivi quali TG2, TG3, La Repubblica, Il Manifesto, RDS, Ciak, Box Office, Gulliver e Carnet, 350 i giornalisti nazionali e internazionali che si sono accreditati, 500 gli accreditati culturali e professionali provenienti da tutt’Italia, e più di 2.000.000 di contatti per il sito www.futurefilmfestival.it nel mese del Festival.

Dal 14 al 19 gennaio 2003 Bologna è infatti diventata la capitale del cinema d’animazione, alternando appuntamenti dedicati agli appassionati e addetti ai lavori per fare il punto su digitale e nuove tecnologie tra produzione e distribuzione - come negli incontri con Weta Film, Walt Disney, Blue Sky Studios e altri, e nella tavola rotonda “The Digital Revolution Consequences” - a eventi di grande richiamo per il pubblico come le attesissime anteprime italiane de Il Signore degli Anelli: Le Due Torri di Peter Jackson e di Spirited Away, il capolavoro di Hayao Miyazaki vincitore dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino 2002.

E se il bilancio di un Festival è comunque legato al coinvolgimento attivo ed emotivo del pubblico, dall’affluenza in sala alla partecipazione a workshop e conferenze, ecco che i numeri del Future Film Festival 2003 ne confermano il successo già ottenuto nelle passate edizioni: più di 30.000 presenze (con un incremento del 20% rispetto all’anno precedente), 229 lungometraggi e cortometraggi provenienti da 12 differenti paesi, 14 anteprime di lungometraggi, 30 tra incontri, tavole rotonde, making of e performance, una media di 25 appuntamenti giornalieri, e 82 gli ospiti della quinta edizione.

Molto seguiti e apprezzati gli omaggi dedicati a Godfrey Reggio e a Osamu Tezuka, di cui è stata allestita anche una mostra di tavole originali al Future Village presso le Scuderie Bentivoglio, e grande successo per anteprime esclusive quali quella di My Beautiful Girl, Mari di Sung-gang Lee e di Mercano el Marciano di Juan Antin, realizzato in animazione 3D e 2D tra fantascienza, ironia e critica sociale all’Argentina di oggi e alla cultura delle multinazionali, film così acclamati da aver avuto bisogno di numerose repliche, per soddisfare le richieste del pubblico, esigente e sempre presente, giunto a Bologna da tutta Italia e non solo.

Un festival dunque che si conferma vero e proprio punto di riferimento e di confronto, a livello nazionale e internazionale, delle nuove tecnologie e dell’animazione, sia per la qualità dei prodotti presentati sia per l’importanza dei personaggi, tra registi e direttori degli effetti speciali, ovvero esperti di nuove tecnologie e di animazione, che hanno animato queste giornate: sono intervenuti Minoru Kotoku della Tezuka Productions; Rob Bredow della Sony Imageworks; Chris Peterson della Walt Disney Pictures; Cynthia Breazeal direttore del Robotic Life Group del MIT Media Lab; John Donkin della Blue Sky Studios; Merlin Crossingham della Aardman Animation Studios; Mike Milne della Framestore-cfc; Dave Ranyard della Sony Soho; Godfrey Reggio, regista; Matt Aitken della Weta Digital per gli effetti speciali di The Lord of the Rings – The Two Towers; Ned Gorman della ILM per gli effetti speciali di Men in Black II; Jim Kammerud, regista della Disney-BuenaVista; Mike Figgis, regista; Arthur Leonardi animatore e regista della Pantera Rosa; Nicolas Trout della Mac Guff Ligne; Francesco Grisi della EDI; Peter Toth direttore del Mediawave Festival; Gerben Schermer direttore dell’Holland Animation Festival; Peter Bennet ambasciatore della Nuova Zelanda; Gaia Bracco e Gionata Zarantonello per Frank Cannazzo. Inoltre altri ospiti Italiani quali: Marco Giusti; Dario Picciau regista de L’Uovo, primo lungometraggio italiano realizzato in 3D e Roberto Malini, Max Reynaud, Mauro Mauti, Mauro Gandini, Daniele Foglia, Eloisa Scicchilone; Riccardo Mannelli regista di Autopsie e dello spettacolo teatrale Stanze di Guerra; David Riondino; Mario Lodi fondatore della “Casa delle Arti del Gioco” e Carlo Ridolfi; Paolo Antonacci della Alias Wavefront; Alberto Beria della Barco; Luca Valtorta caporedattore di Tutto Musica; Ro Marcenaro; Luca e Paolo delle “Iene”; Federico Zampaglione dei Tiromancino; Fabrizio Margaria di Mediatrade; Giovanna Bo di Achtoons; David Gallo e Ascanio Malgarini della Direct2Brain; Marco Giusti. Ospite d’eccezione l’artista Marina Bolmini, autrice della scultura simbolo del FFF 2003.

E al di là degli spazi di approfondimento e riflessione sui temi del Festival, tra cinema, animazione, nuove tecnologie e sviluppo della cultura del digitale, ci sono stati anche momenti “ludici” e di grande coinvolgimento e divertimento, come quando John Donkin, della Blue Sky (Ice Age) seduto in sala tra il pubblico ha costruito un pupazzo di plastilina per vincere i gadget di Wallace & Gromit messi in palio da Merlin Crossingham della Aardman, o come quando Minoru Kotoku della Tezuka Productions si è lanciato in una serratissima morra cinese con il pubblico, anche lui per regalare gli ambitissimi gadget della casa di produzione.

In più, per la prima volta il Future Film Festival ha scelto di allargare la propria prospettiva sul digitale dal cinema all’arte multimediale, ospitando una performance teatrale come Stanze di Guerra, il “cabaret elettrico” curato dalle officine Guano di Riccardo Mannelli, che ha riempito gli spazi delle Cantine Bentivoglio.

Spazio, inoltre, ai premi, cartina al tornasole dell’evoluzione del digitale e delle nuove tecnologie applicati al cinema e alle opere multimediali in genere, dagli spot ai videoclip passando per videogames e sigle TV: ecco così il Digital Award, assegnato per quest’edizione a Direct2Brain per il videoclip Per me è importante dei Tiromancino, e il Platinum Grand Prize, istituito quest’anno per segnalare l’opera che all’interno del programma presenta novità e qualità di rilievo nel campo del cinema digitale e d’animazione, che è stato assegnato a Dario Picciau per L’Uovo, primo lungometraggio italiano completamente realizzato in 3D, e presentato in anteprima assoluta al Future Film Festival 2003.

In conclusione, non possiamo nascondere la soddisfazione per la buona riuscita di questo Festival dallo sguardo sempre rivolto al futuro, attento agli orizzonti del digitale e dell’animazione che ogni giorno di più si intrecciano con la nostra esperienza quotidiana, fondendo emozioni e pixel quasi senza soluzione di continuità, ringraziando tutti gli ospiti e la stampa intervenuta, e il pubblico che, attento ed entusiasta, guida e determina le scelte del Future Film Festival.