“Se Disney è il cuore dell’animazione,
l’animatore britannico Phil Mulloy
ne è le viscere”
(Chris J. Robinson, critico).
Il Future Film Festival 2005 dedica una retrospettiva allo humour cinico e sarcastico del regista britannico Phil Mulloy. I suoi film sono favole crudeli che ci trasportano anni luce dall’idea convenzionale di animazione infantile.
La natura umana viene rappresentata attraverso i vizi più vili. Sono storie di uomini che vivono in un mondo cattivo e disumanizzante. Con una visione un po’ pessimista ma lucidissima, Mulloy esplora così gli effetti repressivi della nostra società.
Per rappresentare questa visione dell’universo venata di scetticismo, Mulloy disegna gli uomini come figure scheletriche con teste nere, grandi occhi bianchi e lunghi nasi.
Acida e minimalista, la grafica di Mulloy mescola l’espressionismo con la brutalità della grafica punk. Tra le influenze di Mulloy anche il feticismo delle opere del Marchese De Sade e i pamphlet politici della Guerra Civile inglese.
Tra le opere che vedremo al Future Film Festival 2005 ci sono Intolerance (trilogia che si prende gioco dell’Inghilterra più reazionaria ribaltando i luoghi comuni) e Ten Commandments (dove i Dieci Comandamenti diventano precetti assurdi che dimostrano la natura perversa delle religioni organizzate).
Mulloy, ospite del Future Film Festival 2005, presenterà alcune sue opere tra cui Intolerance (trilogia che si prende gioco dell’Inghilterra più reazionaria ribaltando i luoghi comuni) e Ten Commandments (dove i Dieci Comandamenti diventano precetti assurdi che dimostrano la natura perversa delle religioni organizzate).