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Animation Maestro Gisaburo

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Martedì 16 Aprile 2013 ore 14:30

Il maestro Gisaburo Sugii è uno dei padri fondatori dell’animazione giapponese: un artista indipendente e coraggioso che ha attraversato la storia dell’animazione e il cui stile è fonte di continua ispirazione per generazioni di animatori. Questo documentario ne ripercorre la carriera attraverso interviste alle più importanti personalità del mondo degli anime, da Osamu Tezuka a Yasuo Otsuka, da Rintaro a Masao Maruyama.

Gisaburo Sugii

Gisaburo Sugii è nato nel 1940 nella Prefettura Shizuoka ed è cresciuto nel quartiere di Harajuku, a Tokyo. Inizia la sua carriera nel settore dell’animazione presso gli studi cinematografici d’animazione Toei Dōga, il primo studio giapponese a realizzare un film di animazione a colori, intitolato La leggenda del serpente bianco (Hakujaden, 1958), che si ispirava all’animazione tradizionale in stile Walt Disney. Nel suo apprendistato da Yasuo Otsuka, maestro anche di Hayao Miyazaki e Isao Takahata, Sugii lavora a una piccola parte del film come intercalatore, al suo primo incarico dopo l’ingresso alla Toei Dōga. Partecipa anche alla realizzazione dei film Shōnen Sarutobi Sasuke (1959) e Le tredici fatiche di Ercolino (Saiyuki, 1960) sempre in qualità di intercalatore. Dopo aver trascorso tre anni alla Toei Dōga, decide di passare alla Mushi Productions, studio appena fondato da Osamu Tezuka. Qui Gisaburo Sugii sviluppa e affina il suo talento e le sue competenze di animazione sotto la guida di Tezuka, figura imprescindibile dell’industria del manga e dell’animazione giapponese. Mentre lavora alla Mushi, conosce un ingegnere del suono, Atsumi Tashiro, con il quale forma nel 1969 il proprio studio, il Group TAC. Gisaburo Sugii lavora nell’animazione sempre a grandi livelli collaborando ai film Cleopatra (1970) e Belladonna (Kanashimi no Belladonna, 1973). Il suo primo lungometraggio di animazione come regista è Jack e i fagioli magici (Jack to mame no ki) realizzato nel 1974. Nonostante il successo al botteghino, non si riteneva soddisfatto della qualità del film. In questo periodo decide di abbandonare la sua carriera e intraprende un viaggio senza meta per circa dieci anni. Pensava di aver abbandonato l’animazione per sempre, ma durante i suoi viaggi comincia a interessarsi ai manga di Mitsuru Adachi e infine torna al proprio lavoro. Attraverso le serie animate ispirate ai fumetti di Adachi, sviluppa tecniche come il Jiwa-pan o slow panning, il Jiwa-yori, o movimento di macchina lento sui primi piani, e il Tome-e, noto come paused motion. Queste tecniche fanno tutte riferimento ai movimenti lenti nella macchina da presa. Nel 1985 dirige quindi Night on the Galactic Railroad (Ginga Tetsud ō no Yoru), considerato uno dei maggiori capolavori del cinema giapponese. Con questo lungometraggio di animazione, si è imposto come innovatore eha continuato il suo lavoro fino a diventare uno dei registi di animazione più prolifici.

 

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