Nato nel 1951 a Belgrado e trasferitosi poi a Parigi nel 1960, Enki Bilal esordisce come fumettista sulle pagine della rivista Pilote. Inizialmente si rifa alla lezione di Moebius, ma si emancipa velocemente divenendo uno dei pochi emuli a rivaleggiare col maestro.
La seconda vita artistica di Bilal comincia a fine anni ’80, quando i mondi in bilico tra fantascienza e mitologia creati da Bilal per le tavole a fumetti vengono trasferite in celluloide.
Il Future Film Festival 2005 dedica una retrospettiva ai tre film diretti da Bilal fino ad oggi.
Non solo: il 21 gennaio sarà nostro ospite Jacquemin Piel, del Duran Animation Studios, direttore degli effetti speciali di Immortel ad Vitam. Il film appartiene al filone dei film in cui gli attori recitano contro il blue screen, mentre le scene vengono ricostruite in post-produzione. Con Piel, scopriremo così i segreti della futuristica New York ideata da Bilal e completamente realizzata al computer.
I film di Enki Bilal
Bunker Palace Hotel
Francia 1989, 89 min
In un’immaginaria dittatura del futuro, scoppia la rivoluzione. I potenti si rifugiano al Bunker Palace Hotel, un bunker costruito anni prima. Una spia ribelle riesce però a insidiarsi nel bunker. La giovane donna potrà osservare la decadenza della classe dirigente, che continua a domandarsi che fine abbia fatto il proprio leader, misteriosamente scomparso.
Tykho Moon
Francia 1996, 102 min
In un futuro poco lontano, la famiglia McBee ha il governo di una “colonia” che sembra una Parigi divisa in settori dal Muro di Berlino. Tutti i componenti maschi della famiglia soffrono di una misteriosa malattia e hanno bisogno di un trapianto di organi. Sembra che il donatore ideale, Tykho Moon, sia stato ucciso in un incendio, ma si mormora che sia ancora vivo. I Mc Bee si lanciano alla ricerca di Tykho.
Immortel (ad vitam)
Francia 2004, 105 min
Siamo nella New York del 2095. Mentre una misteriosa piramide fluttua nell’aria, la corporation Eugenics dà la caccia all’umano Nikopol e alla mutante Jill. La giovane viene arrestata, ma a proteggerla c’è il dio egizio Horus. La mitologia egizia incontra il cyberpunk, la live action incontra la computer graphics in un film visionario e raffinato.